Chiesa
dell'annunziata
In
un documento del 1732 che descrive la visita pastorale fatta
dal mons. Giovanni Calco, si trova menzionata la chiesetta
dell'Annunciata. Si parla di un oratorio esistente nella
frazione di casaglia, ove si legge: "Questo Oratorio,
dedicato all'Annunciazione della Beata Vergine Maria, si
deve lodare per la sua struttura, per il suo decoro e per
la sacra suppellettile. Non c'è alcun obbligo di
Messe, tuttavia si celebra per devozione".
Un
altro documento del 1759, riguardante la visita pastorale
del card. Giuseppe Pozzobonelli, dice: "Visitata la
parrocchia di Villa, nel ritornare a Besana, l'arcivescovo
piegò alcun poco fuori di strada per visitare l'Oratorio
di Casaglia. negli atti della visita si trova anche la descrizione
della chiesetta: " A mille passi dalla chiesa parrocchiale
fu costruito in un tempo a noi ignoto, un Oratorio di bella
architettura, sotto l'invocazione della Beata Vergine Maria
dell'Annunciazione. Il mistero dell'Annunciazione è
presentato alla venerazione nell'icona dell'altare, ornata
da una elegante cornice, pitturata da un esperto pennello
su una tavola, tra altre immagini sacre.
L'Oratorio è di patronato di mons. Carlo Forrieri,
canonico ordinario della chiesa metropolitana di Milano.
Il sacro edificio, che guarda a levante, è posto
su un promontorio, fuori della casa del nobile patrono.
Attorno all'Oratorio si può girare liberamente da
ogni parte. Si giunge alla chiesetta attraverso un sentiero,
in leggera salita, lastricato con pietre. Bello il frontespizio
e ben ornato. L'Oratorio ha una sola navata. La parte inferiore
del tetto è in muratura. Non c'è la torre
campanaria. La cappella dell'altare è quadrata, con
volta in mattoni. Dal piano dell'Oratorio si sale alla cappella
dell'altare mediante due gradini di pietra. C'è la
croce con il Crocifisso .
Dal piano della cappella per due gradini di legno ben levigato,
compresa la predella, si sale all'altare, che sorge nel
mezzo della cappella, aderente alla parete posteriore. C'è
un solo confessionale. Nella parte meridionale è
posta una piccola finestra. Nella cappella, a destra per
chi guarda l'altare, c'è una porta che conduce alla
sagrestia. La sagrestia è quadrata, la volta e il
pavimento sono di mattoni. Nella sagrestia c'è un
armadio. La suppellettile, sia quella per ornare l'altare
sia quella per le cerimonie sacre, è più che
sufficiente e ben conservata. Su questo Oratorio c'è
l'onere di 240 Messe all'anno".
Nel 1901, a seguito della Visita pastorale del beato card.
Andrea Carlo Ferrari, sono stati emanati questi decreti:
1
Si porti verso l'orlo anteriore della mensa la sacra pietra
dell'altare, e la si copra con una nuova tela cerata.
2 Si mandino in Curia i sacri reliquiarii per la rinnovazione
dei debiti suggelli.
3 Si cambino le tavolette-cartegloria per la Messa da rito
romano in rito ambrosiano.
4 Si munisca il messale delle ultime addende.
Si
viene ancora a sapere che "non si conosce l'epoca della
costruzione o ricostruzione della chiesetta; non è
consacrata; ha un solo altare". Nella Visita pastorale
del Beato nel 1908 si annota che l'Oratorio di Casaglia
è di patronato Redaelli. Nel questionario inerente
alla Visita dello stesso Cardinale nel 1913 si legge che
nella nostra chiesetta si celebrano la Messa festiva per
sei mesi all'anno, alcune Messe feriali e la festa dell'Annunciazione.
Ed ecco le notizie riguardanti la chiesina al tempo della
Visita pastorale del card. Alfredo Ildefonso Schuster del
1929: L'Oratorio di Casaglia Non ha pregio artistico. Le
sue condizioni sono buone.
E
di patronato del possessore della villa adiacente; ora della
Sig.ra Ninetta Angelini vedo Ferrari.
L'Oratorio è stato da poco restaurato. Non ci sono
locali attigui alla chiesetta, né servitù
attiva
o passiva. L'Oratorio è provvisto di sufficienti
suppellettili ed arredi sacri, che sono in buono stato e
ben custoditi. Nell'Oratorio si celebra la Messa nei giorni
festivi per cinque mesi l'anno in adempimento di un legato
Ferrari, la cui rendita di L. 360 è assicurata dal
capitale relativo, che fu depositato in Curia Arcivescovile
di Milano".
Per le altre Visite pastorali non c'è nulla in particolare
da segnalare.
L'ampliamento
della chiesa
Nel
1954 l'Opera «Madonnina del Grappa» di Sestri
Levante, di cui parleremo più avanti, acquistate
la chiesetta e la villa adiacente, decideva di dedicare
il piccolo tempio all'Annunciazione e di apprestare al sacro
edificio quelle trasformazioni logistiche ed edilizie, necessarie
a conferire alla chiesa il carattere di Monumento-Ricordo
dell'Anno Giubilare Mariano. Su «La voce della Madonnina»
nel numero di maggio 1955 appariva il progetto dell'ampliamento
della chiesina. La realizzazione del progetto avveniva però
quattro anni più tardi, e precisamente nel 1959.
L'ampliamento riguardava la costruzione della parte absidale
comprendente: il presbiterio, la sagrestia e la torre campanaria.
Per questo lavoro il Sig. Felice Redaelli prima e i figli
Angelo e Piero, poi, fecero dono di una parte del loro terreno
per le costruzioni previste.
Il comm. Garbagnati offriva L. 50.000. I Sigg.ri Vismara
di Casatenovo donavano la sabbia, la lamiera per la cupola
e una croce ferrea (su disegno del geom. Magistris di Milano)
per il campanile. La ditta Fontana di Veduggio offriva L.
100.000; la Cassa di Risparmio L. 30.000; il comm. Coggi
L. 20.000, e poi molti altri. Gli uomini di Casaglia nei
giorni festivi prestavano la mano d'opera ed ogni famiglia
donava settimanalmente L. 100.
Con l'ampliamento, la chiesetta
che prima conteneva a stento cinquanta persone ora ne poteva
contenere centoventi, e tutto questo a vantaggio dei fedeli
di Casaglia per L'adempimento dei doveri religiosi e a vantaggio
di tutti coloro che frequentano Villa Annunciata per i ritiri
e gli esercizi spirituali. Il presbiterio costruito ex novo
esigeva un nuovo altare, che trovò nella genialità
della Ditta Comana di Bergamo ideazione ed esecuzione così
ben riuscite da meritare il plauso di tutti. L'altare semplice
ed elegante ad un tempo, ben inquadrato ai tre lati da snelle
balaustre, consacrato nella mattina di domenica 26 aprile
1959, dal vescovo ausiliare di Milano mons. Sergio Pignedoli.
Ampliata
la chiesa, si costrui anche il campanile, munito di tre
campane, consacrate il 6 settembre 1959, dal mons. Giuseppe
stella, vescovo di La Spezia, dedicate rispettivamente a
Cristo Re, alla celeste Regina ed ai santi della gioventù.
Nella primavera del 1967 la chiesa venne dipinta e rimessa
a nuovo. Nel 1986 si inizia una ristrutturazione che copre
sia il problema dell'umidita sia l'ampliamento fatto nel
59' mantenendo una sua continuità artistica e di
buon gusto. La sera dell'8 settembre 1986, con una solenne
Messa, concelebrata da Don Enrico Gobbi, Don Camillo Casati,
Padre Giancarlo manzoni, veniva inaugurato il "Santuario
dell'Annunciazione" completamente rinnovato.
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